PROCRASTINARE, VOCE DEL VERBO “LO FACCIO DOMANI”. Perchè? Come evitarlo?

 

A chi non è mai capitato di…

“mi metto a dieta da domani”

“inizio palestra da Lunedì”

“la prossima settimana inizio a studiare per gli esami”

Per non parlare di cambiamenti più “radicali” nella propria vita.

 

Spesso i fattori che portano a procrastinare, dunque a “rimandare”, possono essere ricercati in questi pochi punti:

  • Desiderare di ottenere un risultato, ma non riuscire a visualizzare e programmare le tappe realistiche intermedie per raggiungerlo;

  • Temere di entrare in contatto coi propri limiti, senza focalizzare l’attenzione sulle proprie potenzialità;

  • Pretendere di raggiungere un risultato in modo perfetto, quando tutte le variabili sono allineate e a causa di questo non iniziare mai;

  • Prefissarsi un percorso insostenibile, vissuto anticipatamente come troppo sacrificante;

  • Non trovare la spinta a causa del fatto che non si riescono a definire motivazioni forti e radicate;

  • Non riuscire a differenziare le variabili passibili di modifica e quelle al di fuori dal nostro controllo, concentrandosi e deprimendosi sulla pretesa di cambiare le seconde;

  • Focalizzarsi sulle minuzie senza prendere in considerazione l’insieme;

  • Non percepire il tempo che passa. Concentrarsi sul “qui e ora” e sull’equilibrio (seppur negativo) che rassicura, senza percepire lo scorrere del tempo arrivando così impreparati al momento per cui volevamo essere “pronti”;

  • Convincersi di non essere in grado a causa del “timore” della novità.

A cosa porta?

Rimandare l’inizio di un cambiamento o un evento porta a rimanere incastrati in un equilibrio che non soddisfa, accontentandoci di quello che siamo/abbiamo, per paura o per incapacità di arrivare a quello che potremmo essere o ottenere.

Come evitare di procrastinare?

Fissandosi un obiettivo realistico, programmando le tappe intermedie secondo un percorso il più possibile sostenibile e che non venga vissuto con sacrificio e sofferenza. Ricercare le motivazioni profonde (se ci sono) cercando di capire cosa invece ci frena dall’iniziare. Prendere atto del fattore temporale, concentrandosi su ciò che è sotto il nostro controllo e vivendo con consapevolezza (non con rassegnazione) ciò che non lo è.

Ricordandosi che “oggi” è il “domani” che “ieri” ci spaventava.